COME TI SENTI? A TU PER TU CON ALCUNI MATURANDI SU PANDEMIA E SALUTE MENTALE
Adolescenti e Covid 19 : forse il segreto è imparare a chiedere aiuto.
Il biennio 2020-2021 doveva segnare la svolta nella lotta contro il tabù che circonda il tema della salute mentale, perché il diffondersi del Covid-19 ha ampliato, o forse ha reso più evidente, la necessità di affrontare con coraggio questo argomento nel nostro tempo presente, ed è su questo che vogliamo provare a riflettere.
La nostra impressione è che la salute mentale sia ancora un tema secondario rispetto al benessere fisico. Si pensa infatti che tra 10 anni le malattie psicologiche supereranno di gran lunga quelle cardiovascolari e questo perché, ancora oggi la salute mentale è una delle aree più trascurate della salute pubblica.“Mens sana in corpore sano”, dicevano i Latini, forse auspicando una corrispondenza che, però, non è sempre così scontata, soprattutto dopo questi due anni di pandemia.
Secondo le attuali statistiche, a pagare il prezzo più alto della pandemia in termini psicologici è stata la fascia d’età dai 16 ai 24 anni, probabilmente perché gli adolescenti, come i giovani adulti, sono nel periodo di rafforzamento della propria identità, un tempo in cui cercano di imparare a conoscersi e a migliorarsi. In ciò è di vitale importanza il rapporto con l’altro, la cura degli affetti: un amico, un fidanzato/a, ma anche la scuola, lo sport…insomma tutte quelle relazioni che sono venute a mancare, costringendoci, all’improvviso a fare i conti con una realtà che non eravamo pronti ad affrontare: quella fatta dall’angoscia, dalla paura dell’isolamento.
<< Secondo me – dichiara Claudia – eventuali disagi o problemi sono stati amplificati, dal progredire di una società confusa, veloce, che ci propone un’immagine di bellezza irreale e una tipologia di vita surreale, in cui vige la regola del “ESSERE SEMPRE PERFETTI” >>.
<< Forse sì. Io, però, In quel periodo in cui ho avuto a che fare con il Covid 19 – racconta Samuele – mi sono ritrovato a scoprire tanti “me” diversi, oscillavo dall’essere allegro e spensierato, all’avere totale confusione su tutto quello che mi circondava. Mi sono ritrovato a preferire giornate di ozio, senza scuola, per poi scoprire e capire, soprattutto oggi, che la scuola, in realtà mi era mancata.
Tutto questo mi ha portato a pensare tanto e a sperare che la mia vita potesse tornare quella di un tempo, ma a settembre, nel momento in cui siamo rientrati, mi sono ritrovato a faccia a faccia con la paura della normalità .Mi sentivo perso, in balia delle incertezze future, avevo bisogno di aiuto ma proprio perché il “sano” non è solito farlo, tenevo tutto dentro. Poi, quando sono riuscito a trovare il coraggio di chiedere, ho capito che in realtà ero una persona forte. Nel momento in cui sono riuscito a rifiutare il concetto del sano che non chiede aiuto, ho potuto essere semplicemente un ragazzo con le sue difficoltà >>.
<< Credo che un po’ per tutti noi queste annate abbiano portato una certa insicurezza rispetto a ciò che verrà – aggiunge Desiré – io, ad esempio, attualmente mi chiedo spesso se riuscirò mai a trovare il mio posto nel mondo, il mio momento di tranquillità… Come me la maggior parte degli adolescenti in questo periodo avrebbe bisogno di una sola domanda: COME TI SENTI, DAVVERO? >>.
Forse il segreto sarebbe quello di intervenire tempestivamente in un’ottica preventiva e di supporto che non sempre, però è condivisa da tutti come una “naturale esigenza”.
<< Fino a qualche anno fa andare in terapia poteva essere sinonimo di vergogna e pazzia – sostiene Emanuele – invece è tutto il contrario, perché tutti abbiamo difficoltà, più o meno importanti, alle quali far fronte. Se si sceglie di intraprendere la via della psicoterapia non si è matti, si è desiderosi di risolvere i propri problemi. Ci vuole una grande maturità nel saperlo riconoscere. La voglia di cambiare situazioni spiacevoli e di difficoltà è una qualità dell’umano che sceglie di vivere e non di sopravvivere. Soprattutto in questo momento storico bisogna, certamente mantenere il metro di distanza ma evitare la distanza dal cuore! >>.
Desirè Dautilia
Emanuele Gardiolo
Claudia Guerriero
Samuele Visalli
Sono d’accordissimo con i ragazzi che hanno scritto questo post… mi rispecchio in ciò che dicono… lavoro scritto in maniera perfetta in cui tutti possiamo rispecchiarci.
Mi è piaciuto molto perché racconta un’esperienza reale e vissuta in cui tutti si possono ritrovare.
io mi chiedo perché la salute mentale in italia è così trascurata… molto probabilmente perché in questo paese siamo indietro anni luce.
PS : gran bel lavoro
Molto bella l’idea di raccontare ciò che la società da per scontato e trascura di conseguenza, mi auguro che andando avanti i problemi degli adolescenti vengano presi più in considerazione, fondamentali per lo sviluppo del nostro futuro.
Complimenti ragazzi, bellissime parole! Mi sono rispecchiato moltissimo in ció che avete scritto. Grazie a questo articolo ho capito come i miei coetanei sono riusciti ad affrontare e, soprattutto, a superare questo periodo difficile. Inoltre si affronta un tema molto importante di cui non si parla mai: la sanità mentale. Infatti ancora non riesco a comprendere come nel nostro Paese questo non è ancora un argomento preso seriamente.
Ho apprezzato l’articolo per la sincerità di quello che è stato scritto dai ragazzi e la riflessione dei problemi generali della pandemia. Mi ha interessato molto questo problema della salute mentale come argomento secondario rispetto a quella fisica e sarebbe bello capire il motivo per cui questo accade nella nostra società.
Chiaro, intelligente, fresco mi avete fatto sentire una ‘ragazza’ con le sue difficoltà, a me, che ragazza più non sono. E si, viviamo in una società frenetica che ci impedisce di fermarsi a chiedere ‘come vi sentite davvero’. Ci vorrebbe più cuore, più coraggio e meno distanza.
Semplicemente grazie!
Grandi! che bello leggervi, sentire raccontare con coraggio e generosità le vostre paure e le vostre speranze. Che bello che sappiate anche che chiedere aiuto è essere forti, non il contrario. Grazie grazie per le vostre parole
Come è bello sentire parole semplici e spontanee in un mondo dove tutto è “costruito ” …una mia amica psicologa mi “predisse” che le conseguenze mentali del covid sarebbero emerse a distanza di tempo ….voi adolescenti avete un vantaggio, tanto tempo davanti a voi per superare il disagio…. in bocca al lupo
Si respira aria bella e pulita leggendo le parole dirette di voi ragazzi su un tema così delicato e fondamentale come la salute mentale. Ed è bello vedere il vostro mettervi a nudo e comunicare di aver capito quanto vale, quanto è intelligente chiedere aiuto nella difficoltà e cercare il cambiamento. Grazie! Spero che la vostra ricerca continui sempre.