Skip to main content

Quando sei qui con me…

Quando sei qui con me…

Caro Papillon
Leggendo le pagine del blog ho pensato di condividere alcune delle esperienza svolte all’interno del DH Adolescenti dell’Istituto di Neuropsichiatria infantile, ed in particolare quella iniziata in concomitanza del primo lockdown dello scorso anno, quando tutte le attività d’aula “in presenza” come disegno scrittura o musica sono state sospese.
Come fare per cercare di non perdersi di vista e mantenere così il rapporto costruito sin lì con i ragazzi?
Abbiamo provato con Zoom…
Ed è così che sono iniziati i nostri Cinefo..Room incontri pomeridiani durante i quali abbiamo visto tutti insieme (ma collegati dalla propria stanza di casa), film o serie tv scelti a votazione tra le diverse proposte, i cui contenuti si sono sempre rivelati legati alle tematiche che più frequentemente interessano i ragazzi in quella fascia d’età, ed è stato davvero raro che qualcuno mancasse o che non si mettesse in pari per la volta successiva, tanto che a Ottobre in risposta alle nuove necessarie chiusure abbiamo lanciato la… seconda stagione!
Nessuna lamentela “stile” DAD insomma, a conferma che forse non è solo il mezzo tecnologico la natura del problema, ma il contenuto che attraverso di esso si riesce (o almeno si tenta) di veicolare.
Chissà che la necessità di “rapportarsi con le nuove tecnologie” che la nostra epoca impone non riesca ad assumere un senso diverso, così come non si possa scoprire che per stare insieme o stabilire un contatto non sia necessario per forza toccarsi..
Ovviamente stimolare la discussione sui vari argomenti non è stato sempre facile, eppure la risposta e la partecipazione dei più, vinte le timidezze (diffidenze?) iniziali, hanno permesso confronti a dir poco tranchant…
Qualche settimana fa commentando una puntata di Black Mirror ambientata in un futuro distopico, una ragazzetta mi ha detto: “Dottò tutti co sta paura dell’intelligenza dei computer, ma pensassero a certa stupidità che si vede in giro..!!!”
Che dire?
Una proposta.. di qualità, proprio come gli articoli ed il tempo trascorso sulle pagine di Papillon!
Per concludere, nei corridoi del reparto c’è appeso un poster con una famosa frase di Gramsci
“Quando il vecchio mondo sta per morire e quello nuovo tarda a comparire, è in quel chiaroscuro che nascono i mostri…”
Bè, mi piace pensare che l’adolescenza (e gli esseri umani!) magari funzionino pressappoco così.
Se si lascia “morire” il bambino interno, quel mondo creativo e un po’ nebuloso fatto di affetti immagini e fantasia che solo tutti insieme sono davvero pensiero, sarà poi l’adulto a rischiare di diventare una specie di mostro, dalla testa gigantesca, piena solo di imprese utili perché razionali.
Il libero scambio di opinioni e di idee infatti non è soggetto alle leggi del mercato o dell’economia, ma piuttosto ne sovverte le regole, perché le idee non sono come le merci, si muovono in un modo diverso, in un mondo diverso, in cui tutti si arricchiscono e nessuno si impoverisce.
Si muovono nel tempo e non nello spazio.
La pandemia ci ha davvero mostrato che la nostra stanza non ha più pareti, che il mondo non ha più confini?
Bene.
Se un pensiero mette le ali allora, nessuno potrà fermare il suo volo…

Marco Randisi

EmailWhatsAppFacebookTwitterLinkedIn

Comments (7)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Quando sei qui con me…
Rimani aggiornato! iscriviti alla nostra newsletter