Caro Papillon, spesso sento dire “io non ci vedo nulla di male se uno va in terapia , anzi secondo me servirebbe a tutti” e chi lo dice non ha mai preso in considerazione l’idea di andarci e rimane lì nella sua staticità; perché non è vero, la terapia non serve a tutti, serve a chi si vuole muovere, a chi vuole vedere oltre, a chi vuole sentire un movimento così grande da sciogliere le viscere e non ha bisogno della ragione per spiegarsi il perché.
È vero la terapia è impegno e investimento, ti crolla tutto e ricostruisci tutto per poi crollare di nuovo per ricostruire qualcosa di più solido e forte . È impegno di tempo, di soldi. Quel tempo così prezioso che poi sprechiamo a vederci brutti grassi imperfetti e a occuparlo in palestra, in piscina, al parco per ottenere la forma fisica perfetta. E quei soldi sembra che ci manchino sempre, ma non per la nutrizionista, il chirurgo, il parrucchiere, l’estetista. E non penso che queste cose non siano importanti, lungi da me voler somigliare a Ciubekka, ma perché è così difficile investire sulla sanità, sulla cura, sulla bellezza che viene da dentro che ci fa gioire per i nostri successi e per le vittorie altrui?
Be’ io ci sono arrivata già grande alla consapevolezza che mi serviva aiuto, nonostante non ci vedessi niente di male, e non so neanche se sono già diventata così bella come vorrei ma come si dice …. Non è la destinazione ma il viaggio che conta.
Roberta
Comments (1)
Lascia un commento
Pienamente d’accordo con te Roberta, sull’esserci arrivata “già grande”, avrei qualche obiezione. Ci sono arrivata tardi ma ci sono arrivata e da quanto scrivi: ci vuole indubbiamente coraggio e forse un tempo per arrivarci. E poi scopri la capacità di essere umana, di andare in crisi, di ‘crollare’ ed impari a rialzarti, più forte di prima con una palestra che non porta alla perfezione ma ad una resistenza ad una cultura millenaria che ci vuole tutti figli di Caino. Come scrivi la psicoterapia è un viaggio, verso la libertà di essere esseri umani. Grazie!