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INTEGRALISMI CHE AVANZANO E APATIA DI MEZZ’ESTATE

INTEGRALISMI CHE AVANZANO E APATIA DI MEZZ’ESTATE

C’era una volta, non troppo tempo fa, poco meno di cinquanta anni fa, una società civile e laica, dove dopo anni e anni di lotte per difendere i diritti delle donne c’era finalmente spazio per il dibattito sui grandi principi e lo stato, laico (o per lo meno tentando di esserlo), finalmente lasciava libertà di scelta sui temi quali divorzio e aborto. Tutto questo c’è ancora. In Italia. Per ora. 

C’era una volta, sempre non troppo tempo fa, sempre poco meno di cinquanta anni fa, un paese (l’Afghanistan) dove le donne, per lo meno nelle grandi città, andavano in giro in minigonna ed erano libere di girare da sole per le strade. Poi ha prevalso l’integralismo religioso, le donne sono coperte da velo integrale e quelle (e altre) libertà non ci sono più.

C’era una volta un paese (gli Stati Uniti) considerato il paese delle libertà civili, il paese che ha “occupato” per anni un altro paese (l’Afghanistan) anche in nome della difesa dei diritti civili delle donne. In questo paese “civile”, “democratico”, e “laico” c’era una volta, sempre non troppo tempo fa, sempre poco meno di cinquanta anni fa, il diritto all’aborto per le donne. Ma oggi non c’è più. Perché ha prevalso un altro integralismo religioso.

Ebbene si, da qualche settimana negli Stati Uniti il diritto all’aborto rischia di diventare definitivamente solo una favola da raccontare. Sembra incredibile solo a pensarlo, ma in questo paese le lancette dell’orologio sono state spostate indietro di quasi cinquant’anni e il diritto all’aborto è stato spazzato via da una sentenza della Corte Suprema, che ha dichiarato che l’interruzione volontaria di gravidanza è reato “tranne che per salvare la vita di una donna incinta in emergenza medica”, revocando la storica sentenza Roe vs Wade del 1973 su cui si è retta finora la legalizzazione dell’aborto negli Usa. Solo pochi anni fa era impensabile, e invece le lobby conservatrici antiabortiste hanno prevalso dopo decenni di lotte intestine, grazie a tre nomine tra i giudici della Corte volute dall’ex presidente Trump, che dopo la sentenza pare abbia dichiarato che la Corte ha seguito la «volontà di Dio». …Stato laico!

Sembra di leggere una notizia di Lercio … Mi sveglio dall’apatia di mezza estate in cui mi trastullavo e rabbrividisco.

L’aborto negli Usa sarebbe quindi ormai consentito solo per salvare la vita di una donna in emergenza medica? Ed esattamente in quali situazioni l’aborto non sarebbe considerato reato secondo i giudici Usa? Decideranno il medico e il giudice di turno? Con quali aberranti conseguenze sulla vita e salute delle donne? È evidente che per evitare possibili conseguenze penali molti medici non se la sentiranno di diagnosticare un pericolo di vita nei casi “limite” o dubbi. Peraltro pericolo di vita “in emergenza medica” vuol dire che se stai rischiando conseguenze letali nel portare avanti una gravidanza ma non stai proprio per morire non se ne parla di interrompere la gravidanza. 

Si gioca con la vita e la salute delle donne, vive, esistenti, in nome della tutela del diritto alla vita di organismi biologici in formazione ancora non vivi e non ancora esistenti. Orrore puro. 

Sono state travolte le evidenze scientifiche sull’inizio della vita umana, il fatto che non si può “uccidere” qualcuno che ancora non è nato è completamente annullato. Sono stati travolti anni di lotte e battaglie per la difesa della libertà delle donne, il loro diritto all’autodeterminazione, il loro il diritto a decidere del proprio destino su un qualcosa di profondamente intimo ed enormemente impattante sulla propria salute fisica e psichica. 

Riemerge il pensiero che se una donna decide di abortire lo fa con leggerezza, come se non fosse una decisione sofferta: qualunque sia la ragione che spinge a interrompere la gravidanza, è una decisione che provoca conflitti, angosce e un “lutto” da elaborare, in ogni caso. Ma tutto questo non è preso in considerazione, al di là di salvarsi dal rischio imminente di morte niente è concesso alla donna, che torna ad essere la “strega” cattiva che vuole uccidere la vita. Il diritto basilare a salvaguardare la propria salute fisica ma anche psichica è calpestato, nessun diritto di non fare nascere un bambino gravemente malformato, nessun diritto di non mettere comunque al mondo un essere umano non voluto e che non si amerà, per non parlare della totale cancellazione del diritto della donna di scegliere di realizzarsi in altro modo, di decidere se è pronta o meno per affrontare una maternità in quel momento storico della propria vita (o anche mai).

Ma ancora e prima di tutto, cosa gravissima, la sentenza reintroduce pericolosamente il pensiero religioso per cui l’inizio vita si ha fin dal concepimento, quando invece la scienza ci ha dato evidenza che prima della 24° settimana dal concepimento non è possibile parlare di possibilità di vita, perché è solo dopo tale tempo di gestazione che si forma la retina, il limite biologico necessario per la vita umana senza la quale non c’è possibilità di sopravvivenza fisica né di sviluppare il pensiero umano. E imporre dogmi religiosi in uno stato laico è grave; uno stato laico deve legiferare considerando i fatti, non le “convinzioni” di alcuni; e il fatto, oggettivo e incontrovertibile, è che al di là di cosa potrebbe potenzialmente diventare l’embrione o il feto, la vita umana inizia alla nascita. C’è un prima e un dopo e questo non può e non deve essere mai cancellato in uno stato laico. Invece è successo. 

I fondamentalismi religiosi stanno avanzando e il pensiero laico è sempre più debole. Non ci sono mobilitazioni di massa significative, non si sono riaccesi i riflettori sul tema, è passato e sta passando tutto abbastanza in sordina; giovani, direttamente colpiti, e meno giovani, che hanno vissuto le battaglie sulla loro pelle, tutti o quasi tutti distratti… come se fosse una (tragica) situazione ineluttabile a cui ci si deve adattare senza possibilità di trasformazione. Perchè? Che succede? non c’è spazio né tempo per l’apatia di mezz’estate… E allora, sentendomi un pò una particella di sodio in una bottiglia di acqua Lete grido “c’è qualcunoooooo”? 

Luigia Lazzaro

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Foto scattata da: Elifskies
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