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RACCONTO D’INVERNO

RACCONTO D’INVERNO
“It’s end of the world as we know it…And I feel fine”

Mi sveglio alle cinque e scendo dal letto inciampando subito nel mio gatto bianco e nero che è più sonnecchioso di me.

Croccantini, caffè caldo dentro, ghiaccio bianco fuori.

Il cellulare è offline ma penso che chi mi ha cercata mi ricercherà. 

Tv offline! Meglio, inizio la giornata senza post sui social o servizi tv. 

E’ quasi uno stato di grazia se ci penso bene.

Niente notizie sulle guerre, che continuano, cambiano forma, si quietano poi riesplodono e si moltiplicano. Non so quando finiranno: quando finiranno le persone da uccidere o quando finiranno le armi? 

E niente servizi sulle temperature primaverili di ieri, lunedì 10 gennaio e sulle tempeste di ghiaccio di oggi, martedì 11 gennaio. 

Vedo mimose fiorite trasformate in ghiaccioli. Chissà che sapore hanno. Chissà cosa ci regaleranno a marzo.

Mi affaccio alla finestra: la città ancora dorme, i palazzi nei loro nuovissimi cappottini da ecobonus sono bollenti dentro come il mio caffè, ma fuori sono freddi.

Sotto il cavalcavia laggiù anche i barboni negli scatoloni dei pannelli dei cappotti, dormono ancora. 

Passa sulle strisce pedonali solo una famiglia di cinghiali un po’ a pois un po’ a strisce. Sono davvero teneri quando cercano di dividersi un HappyMeal abbandonato sul marciapiede. 

Frastuono di vetri: ecco, la raccolta del vetro del mattino presto, quando le bottiglie sono alla temperatura giusta per schiantarsi meglio e frantumarsi. I vetri evidentemente si raccolgono come i fiori di campo. 

Dovremmo parlarne col sindaco. Ma il sindaco non c’è, il comune è stato commissariato per lo scandalo della maggioranza che ha comprato i voti della minoranza anche se aveva già la maggioranza. Il commissario ancora non ha capito cosa sia successo, figurati se si occuperà del vetro.

La tv riprende il segnale e quasi mi dispiace ma torno seria e alla realtà. 

Messaggio a reti unificate “in data X all’ora X calcolata sul meridiano di Greenwich, alla latitudine X alla longitudine X, un’entità aliena è sbarcata…Non siamo soli nell’universo e i nostri vicini di casa sono venuti a trovarci”

Alexa metti “It’s end of the world as we know it…And I feel fine”

Sorrido.

Maria Giubettini

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RACCONTO D’INVERNO
Foto scattata da: Harrison Haines
“It’s end of the world as we know it…And I feel fine”
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