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Il mistero di Stonehenge parte 1 di 2

Il mistero di Stonehenge parte 1 di 2

“Basta, è finita!” Ho pensato mentre attraversavo l’androne della scuola a passo svelto. Fuori, la luce accecante dell’estate. 

Resto ferma sui gradini dell’ingresso e prendo fiato. Questo è stato il mio ultimo giorno di scuola, ma proprio l’ultimo di tutta la mia vita.

L’orale dell’esame di maturità non è andato proprio come me l’ero immaginato però non penso di aver combinato un casino…poi come sia sia ormai è andata. 

Quasi non ci credo di aver finito, mi sembra incredibile aver chiuso questi cinque anni. Forse ancora non me ne rendo bene conto.

Mi prendo un attimo qui ferma all’uscita della mia scuola perché so che non appena mi incamminerò verso casa il pensiero che per tutto l’ultimo mese ho tenuto chiuso in un cassetto mentre studiavo farà capolino e ci dovrò fare i conti: “La scuola è finita…e se non lo rivedessi più?”.

-Ciao ragazzi, io vado! Ci vediamo domani sera per festeggiare!

-Ciao Francesca! A domani! 

Mi incammino facendo per l’ultima volta il tragitto di ritorno su quelle strade che conosco così bene. Metto il pilota automatico e ricomincio a pensare a lui. Dario. Ripenso a quando l’ho notato per la prima volta quest’inverno con gli occhi scuri e i capelli spettinati. Mi ricordo la sensazione del cuore che si è tuffato nello stomaco e poi ha iniziato a saltare sul diaframma manco fosse un tappeto elastico. Sono un’imbranata porca miseria! Per tutto il quadrimestre non sono riuscita a dirgli neanche “Ciao” tranne quella volta che durante l’assemblea mi è caduto il libro di fisica proprio sul suo piede. Ma che imbarazzo assurdo! Al solo pensiero sento che arrossisco di nuovo come una scema da sola in mezzo alla strada. Sono riuscita a balbettare uno “Scusami” e lui mi ha sorriso come si fa evidentemente con i deficienti. Una catastrofe.

Quanto vorrei essere sicura di me come Serena, la bionda perfetta della quinta D. Tra l’altro oggi io sono arrivata con uno zaino con dentro mezza casa e lui si è presentato senza niente, nessuno zaino, ma che dico!? Non aveva neanche la penna! E indovina un po’ a chi l’ha chiesta? A Serena ovviamente. E io…morta.

Vabbè devo sforzarmi di pensare ad altro, in fondo la scuola è finita, ci sono le vacanze e poi l’università, la facoltà di archeologia, una vita nuova. Ma la cosa più bella di tutte è il festival Stonehenge! Tre giorni a fine luglio di musica metal e finalmente ci posso andare! “Non vai a nessun concerto nel bel mezzo dell’Europa con una massa di metallari finché non diventi maggiorenne!” La voce di mio padre mi risuona in testa…eh eh, ma ora io SONO maggiorenne. Ciao ciao papà! 

Io che non ascolto altro che rock, metal e punk da quando avevo 12 anni e per la prima volta ho sentito Use your illusion dei Guns n’Roses. Me lo ricordo ancora come fosse ieri. Saranno tre giorni di concerti epici insieme a Camilla! 

Poi di nuovo, all’improvviso questo pensiero fastidioso: “Chissà cosa fa lui quest’estate?”. 

Francesca, datti pace! Andrà con Luca il suo amico a Santorini o a Ibiza o da qualche altra parte e incontrerà tante Serena in Bikini e abbronzatura perfetta. Smetti di pensarci.

Certo che invece sarebbe proprio figo incontrarsi per caso…

Gioia Piazzi

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