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Pensieri su tela

Pensieri su tela
Gianluca Ambrosini – “Zona Blu” – Anno 2020 – Olio su tela – 40×50

Ripenso ad un ragazzo, che non dimenticava mai di riempire di disegni i libri di scuola. Durante una lezione noiosa la mente si distraeva e la mano partiva: un volto, una cravatta, un pallone, gli occhi di una ragazza. Le parole della prof e il brusio della classe era un sottofondo lontano mentre i pensieri prendevano il colore dell’inchiostro. La rabbia con i genitori, la tristezza per una ragazza che non c’era, ogni disegno diceva cosa frullava in testa a quel diciottenne. A differenza di altre arti, come la musica, il disegno è silenzioso, eppure nel disegnare o nel dipingere era così chiaro se dentro ci fosse un’orchestra classica, un gruppo metal o, purtroppo, un gran rumore.
Ripensando a quell’adolescente, chiuso in classe e con tanta voglia di uscire, ripenso al periodo del lockdown, quando costretti in casa abbiamo cercato una via d’uscita. C’è chi si è riscoperto cuoco o chi ha preso la chitarra e a suonato per il quartiere e chi, a modo suo, cercava di raccontare fuori cosa succedeva dentro. Ripensandoci mi sono accorto che è stato il periodo in cui ho prodotto di più, certo il tempo era tanto, ma penso davvero che nessuna opera artistica nasca per passare il tempo. La frustrazione per tutti gli affetti che non si potevano incontrare, la rabbia e la paura per la pandemia, il dramma del bollettino quotidiano. Durante la quarantena è nata l’esigenza di dire qualcosa, legata a quel momento particolare, in quel modo tutto personale e di metterlo olio su tela.
È davvero un momento unico, quando cala la notte e la città si fa silenziosa, la playlist è pronta e la tela è davanti agli occhi. Posso dire che il quadro è iniziato prima di avere la tela di fronte, perché spesso l’idea arriva all’improvviso, durante una passeggiata, guardando un bel film, parlando con un’amica. L’immagine arriva silenziosa come un sogno, si fa spazio dentro e dice qualcosa di intenso. Racconta un attimo, un’emozione ed è tanto bella quanto più è universale. Come tutte le cose belle non è possibile decidere come e quando ci sarà, si può solo aiutare a nascere e poi crescere diventando quadro. C’è silenzio tutto intorno, mentre si crea, un isolamento dal mondo. Gli amici, gli amori, il lavoro sono messi tutti in una grande parantesi, perché in quel momento il mio mondo è il luogo dove dipingo. Penso che quello che accade, cioè questa sorta di quarantena artistica, sia necessaria a tutto il processo creativo. Il mondo esterno deve sparire per far parlare quello interno…
…Allora mi vengono in mente gli adolescenti, ragazze e ragazzi che nel silenzio delle loro camere, ma pieni di musica nelle orecchie, cercano e ascoltano quel mondo, quando sono arrabbiati, tristi o felici. Penso a quanto sia stato e sia vitale avere quei momenti, quella solitudine in cui spesso si possono elaborare emozioni e pensieri che hanno bisogno di tempo per poi diventare, chissà, un’opera d’arte.

Gianluca Ambrosini

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Gianluca Ambrosini – “Zona Blu” – Anno 2020 – Olio su tela – 40×50
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