L’IMPORTANTE E’…
Premetto di non essere una che si intende troppo di sport ma osservo sempre con molto interesse e passione le dinamiche umane. E’ stato un 11 luglio 2021 di finali spettacolari. Si potrebbe dire molto rispetto agli spalti pieni di gente e sugli assembramenti post partite, ma non è questo l’intento del “flash” che state per leggere. Ai miei occhi è emersa una grande sostanziale differenza tra due sport molto diversi e le reazioni dei protagonisti che hanno disputato le gare. Ovvio che la vittoria è lo scopo finale ma emergono alcune domande:
Esiste una differenza tra uno sport che si gioca individualmente e uno sport di gruppo!? La differenza la fanno solo le persone e le loro qualità umane o accade qualcosa di diverso quando dobbiamo misurarci soltanto con le nostre forze oppure quando è la squadra a doversi dividere le responsabilità!?
Ho visto la sofferta finale di tennis tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic e quello che ne esce è un duello incredibile tra un uomo che da piccolo costruiva il trofeo di Wimbledon con materiali di fortuna e il suo più grande sogno era vincere quello vero (parole sue) e un giovane romano che vede nella avvenuta sconfitta soltanto l’inizio di una strada piena di possibilità.
La sera due squadre di calcio si sono scontrate con grinta e tenacia e mentre 11 di loro piangevano dall’emozione, gli altri 11 (quasi tutti) si toglievano con disappunto la medaglia che spetta a chi arriva secondo, svuotando lo stadio ancor prima della premiazione dei primi. Lo sport è un gioco e forse dovrebbe essere visto fin da subito soprattutto dai più piccoli come una situazione in cui chi vince festeggia e chi perde ha una occasione per migliorarsi. Sarebbe bello se alla fine ci si complimentasse lo stesso tra vincitori e non …come metafora della vita. Dovremmo passare il messaggio che non si perde perché non si vale nulla, a volte abbiamo avuto soltanto l’onore di giocare e confrontarci col più bravo.
La parola agli esperti. Di sport e non.
V.V.
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