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Ora a scuola c’è una porta, dentro è tutto più grande, c’è uno spazio senza limiti, c’è un tempo diverso.

Ora a scuola c’è una porta, dentro è tutto più grande, c’è uno spazio senza limiti, c’è un tempo diverso.
L’idea è di trasformare quello che prima era uno spazio di ascolto in un tempo di ascolto

La sperimentazione di uno sportello di ascolto scolastico online realizzata per rispondere all’emergenza Covid19 nell’anno scolastico 2019-2020 ci ha fatto vedere come l’utilizzo delle tecnologie più innovative abbia permesso di mantenere la continuità scolastica e relazionale. 

Dopo un’esperienza di vita così eccezionale abbiamo pensato che fosse necessario riflettere sul senso e sulle modalità dei servizi di consultazione nelle scuole non potendo pensare ad un ritorno “come prima” non solo per ragioni di sicurezza sanitaria, ma anche per conservare nuovi modi “di stare insieme” e “pensare insieme” sperimentati in questi mesi.

Abbiamo quindi pensato alla creazione di un servizio CIC (Centro di Informazione e Consulenza meglio noto come sportello di ascolto) esclusivamente on line, sfruttando le potenzialità che l’uso delle tecnologie digitali hanno mostrato durante l’emergenza Covid-19. 

L’idea è di trasformare quello che prima era uno “spazio di ascolto” in un “tempo di ascolto”, mettendo al centro la relazione con gli utenti indipendentemente da dove si trovino. Offrire un servizio on line infatti permette di seguire un modello di intervento più flessibile e dinamico che superi gli ostacoli di natura sanitaria (condizioni del singolo o della popolazione), culturale (stigma rispetto l’accesso ad un servizio di ascolto psicologico), ambientale (scuole in territori difficili) o organizzativi (spazi adibiti al servizio, costi di spostamento).

Attraverso la comunicazione digitale, che utilizza i linguaggi giovanili, ci proponiamo di stimolare negli studenti un ruolo più attivo, una maggiore partecipazione alla vita sociale scolastica, superando le barriere che limitano le richieste di aiuto.

L’idea è anche quella di potenziare con il sistema on line l’accessibilità da parte delle figure genitoriali per rinforzare il loro dialogo con il mondo della scuola.

Il livello di accessibilità e sostenibilità economica dei progetti on line, a parità di servizio offerto, è vantaggioso in quanto non è necessario lo spostamento fisico degli operatori con conseguente riduzione del budget richiesto per l’intervento. Si ha inoltre la possibilità di collaborare con esperti di altissima formazione analogamente a quello che già accade per la telemedicina favorendo in tal modo un lavoro di equipe. Non meno importante è il minor impatto ecologico del lavoro a distanza, nell’ottica di un mondo che cambia e ha maggior attenzione per l’ambiente.

Cosa succede quando qualcosa di inaspettato e travolgente si trasforma in una nuova possibilità?

(il cic al tempo del coronavirus– parte seconda)

Maria Giubettini

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