RESISTENZA
Settembre è arrivato e con lui anche la pioggia. Il giorno delle elezioni si avvicina e c’è un po’ di timore del risultato quasi scontato. Alcune (se non tutte) dichiarazioni di una parte della politica fanno pensare che l’inverno sia già arrivato e le risposte dell’altra parte politica non migliorano la situazione, anzi.
Settembre mi è sempre piaciuto, perché mi faceva sentire come quando stai per andare in qualche posto sconosciuto o ti stai preparando per uscire con una ragazza. Non mi ha mai dato l’idea di qualcosa che ricomincia, ma piuttosto del nuovo che arriva e chissà cosa ci porterà. Eppure, questo è un settembre diverso proprio perché leggendo i giornali e girando un po’ su internet non sembra che il nuovo avanzi, ma che il vecchio ritorni. Ma è un’illusione. Il mondo va avanti, inesorabile, come è sempre successo nella storia, eppure c’è chi si mette in mezzo e vuole tirare quel freno a mano riportando idee assurde e passate che vanno bene solo sui libri di scuola. Sembra assurdo, nel 2022, sentire che le devianze (malattia mentale) si risolvano con lo sport. Era assurdo anche cento anni fa (1922, appunto), anche se in Italia c’era il sabato fascista, all’insegna dello sport. E tutta la ricerca fatta sulla malattia mentale e sulla cura? La psicoterapia? La semplice idea di una mente umana non cosciente? Ci sono solo cuore, muscoli e polmoni?
C’è un’infinità di materiale, letto ed ascoltato ogni giorno, in questa triste campagna elettorale, a cui rispondere con sensibilità, coraggio e…umanità! Ma per ora, ahinoi, la risposta politica è “#vivaledevianze”, come se la risposta alla negazione della malattia fosse la libertà di essere malati.
La via per la depressione sembra inesorabile, ma…
…se è vero che la storia insegna ma non ha scolari, non si può andare contro il tempo. Per quanto l’orizzonte sembri buio e “nero” sappiamo già che avrà una fine. Come quando sei per strada e la macchina davanti è lenta e ti fa fare tardi, lo sai che “prima o poi la supero”.
E allora c’è una parola che è arrivata insieme a settembre, che è resistenza.
Perché in questi tempi, con queste vecchie e violente idee che sembrano tornare, l’errore più grande è credere che siano la verità delle persone, che non ci sia niente oltre quel che ci propongono a colpi di tweet.
Mentre c’è un pensiero nuovo che avanza e come ha scritto e cantato Dalla “Il pensiero come l’oceano non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare”.
Ripenso ad una frase: “fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”.
…perciò, alla fine, questo settembre mi sembra così, qualcosa che sta crescendo nonostante questo rumore.
Gianluca Ambrosini
Non vorrei essere banale scrivendo che mi hai colpita, la parola resistenza è forte, più facile a dirsi che a praticarla, ma la sensazione che mi hai lasciato é di poter nuotare in un oceano di pensieri davanti ad una foresta che cresce…. nonostante tutto.