PARLARE DI SESSUALITA’ E’ ANCORA UN TABU’?
…quest’assemblea non s’ha da fare…
Siamo ad aprile 2022 e sui giornali locali di Latina esce la notizia dell’annullamento di un assemblea relativa all’educazione sessuale in un noto istituto superiore della città L’ Assemblea era stata organizzata dagli studenti e avrebbe dovuto vedere la presenza di medici, psicologi e ospiti di rilievo ma la reazione indignata di alcuni genitori, sostenuti (ahinoi!) da qualche docente, ne ha provocato la sospensione momentanea. Un atto inammissibile che ha suscitato scandalo e amarezza negli studenti che si sono visti negare il legittimo desiderio di confrontarsi, di capire, proprio da quegli ambienti istituzionali il cui compito sarebbe quello di promuovere la conoscenza e la formazione!
Alcuni giorni dopo, come una ciliegina sulla torta, nello stesso Istituto durante la giornata di sensibilizzazione contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, una docente ha chiesto agli studenti di rimuovere dal muro la bandiera multicolore simbolo della giornata ,in quanto offensiva della sua sensibilità. Ma perché non si può parlare di sessualità a scuola?
La sessualità è un aspetto fondamentale dell’essere umano ,che non riguarda l’atto finalizzato alla riproduzione o alla ricerca del piacere ma coinvolge importanti aspetti psicologici quali l’identità, le emozioni e la realtà più profonda dell’individuo. Perciò, a nostro avviso, per parlare di sessualità non si può prescindere dall’affrontare discorsi più articolati e complessi che vadano al di là della mera questione fisica… non è insomma una questione di “sesso” ma di sessualità…. che viaggia insieme alla sorella gemella: l’affettività. È forse questo il problema? Certo affrontare questi argomenti nella scuola può risultare difficile perché a volte false paure o atteggiamenti ideologici rischiano di creare forme di chiusura mentale che degenerano nella censura.
Personalmente crediamo sia assurdo che ancora oggi qualcuno possa considerare la sessualità qualcosa di indecente, da nascondere o di cui vergognarsi. Ma se la sessualità è un modo per esprimere se stessi all’interno delle relazioni perché non se ne può parlare?
E se la sfera della sessualità è legata a quella della affettività è chiaro che svolge un ruolo fondamentale durante l’adolescenza, per cui non solo sarebbe essenziale parlarne ma dovrebbe avere uno spazio dedicato all’interno della formazione . Forse allora il problema non è solo di certi zelanti genitori o docenti ma di un’intera società che non normalizza queste tematiche e che, nel momento in cui in parlamento vengono bocciate proposte legislative che aumentano i diritti umani, esulta invece di piangere. Il problema è di quelli che rimangono ancorati a tradizioni del passato senza vedere il futuro. Come dice Quasimodo “Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo”. I giovani, però, insieme, grazie al privilegio dello studio e del sapere, del confronto e della conoscenza, possono imparare a rifiutare i “padri” e costruire un mondo nuovo fatto di bellezza, amore e diversità. Di fronte ad adulti che si oppongono al nuovo, che vedono il futuro come elemento di terrore dobbiamo essere determinati nel difendere la curiosità e la conoscenza…. magari con il sostegno di quegli adulti che, invece, fanno sentire la loro presenza senza il giudizio, restandoci accanto mentre percorriamo la nostra strada.
Daria Augusta Butas
Desirè D’autilia
Sara Nulli
Siete riusciti a rifiutare con fermezza e senza rabbia e a denunciare con eleganza chi vuole negare un confronto su temi così importanti! Sessualità e affettività e, se colgo il senso di quanto scrivete, identità. Grandi!
Vi ho letto con grande interesse perché trovo che la vostra esigenza di avere un confronto sui temi legati alla sessualità sia fondamentale, giusta, e segno per altro di maturità cercare un dialogo con adulti e in più esperti di varie discipline. Bravi ad aver scritto sulla cancellazione dell’evento! Fatto davvero inaccettabile e totalmente anacronistico.
Non mollate!!!